È evidente al giorno d’oggi che l’inflazione pesa su tutti i prezzi portando a un aumento della spesa per famiglie e imprese. Tuttavia, ci sono alcuni prodotti che sicuramente sono aumentati di più rispetto agli altri e può essere interessante andare a vedere quali sono quelli che hanno avuto un rincaro maggiore.
Rispetto ai livelli degli anni precedenti, il legname è aumentato ma meno rispetto invece al pellet. Di conseguenza, è cresciuto anche il costo della carta e del cartone. Un altro settore che è stato interessato da enormi aumenti riguarda quello delle materie prime metalliche. Nichel, zinco e rame hanno subito un rincaro che si aggira intorno al 50% mettendo in seria difficoltà le imprese meccaniche che usano macchine lavametalli. Allo stesso modo, alluminio e acciaio hanno chiuso l’anno con delle percentuali di aumento molto alte. Lo stesso discorso si può fare anche per metalli come il ferro.
Crescono anche i costi all’interno del settore edilizio dove i materiali registrano degli aumenti davvero vertiginosi. Ad esempio, bitume e cemento fanno registrare un aumento considerevole. Inoltre, anche prodotti come i polietileni sono diventati costosissimi.
Ovviamente, quando si parla di aumenti, è impossibile non nominare il petrolio il cui aumento di prezzo è sotto agli occhi di tutti. Forse non tutti sanno che quando si parla di elencare di materiali come il petrolio, non ci si riferisce solo e unicamente al carburante alla pompa di benzina ma anche a una materia prima indispensabile per la produzione delle plastiche.
Quando si parla di materie prime, molti con il pensiero vanno a metalli e legname ma in realtà all’interno di questa categoria bisogna parlare anche dei prodotti alimentari. Ad esempio, il grano e la soia hanno avuto un rincaro che si aggira intorno al 15% rispetto agli anni precedenti. Può sembrare poco ma un aumento di questo tipo si trasmette a catena su tutti i lavorati portando a prezzi esorbitanti esposti sugli scaffali del supermercato dove tutti i giorni andiamo a fare la spesa.